Il settore della pesca cilentana è in difficoltà dopo la proroga del fermo biologico fino al 30 novembre, disposta dal Ministero dell’Agricoltura. La misura, contenuta in un recente decreto, impone la sospensione totale delle attività per le imbarcazioni con reti a strascico, con gravi ripercussioni economiche per pescatori e imprese.
Il Gal Pesca Magna Graecia, che riunisce oltre quaranta realtà e dodici porti della costa salernitana, ha chiesto al ministro Francesco Lollobrigida un potenziamento dei sostegni. «Pur riconoscendo l’importanza del fermo per la tutela delle risorse marine – ha spiegato il presidente del Gal e sindaco di Castellabate, Marco Rizzo – servono contributi più alti, pagamenti rapidi e interventi strutturali nella prossima legge di bilancio».
Il Gal assicura che continuerà a rappresentare le istanze del comparto, ricordando che «difendere la pesca significa difendere identità, tradizioni e futuro del territorio».
