da Direttore | Apr 23, 2025 | Attualità
firmata dall’agenzia Postilla
Acciaroli (Sa), 23 aprile 2025 Un piccolo Comune, un festival che celebra la lentezza e un’agenzia di comunicazione che racconta entrambi con grazia e visione: è questa la formula che ha permesso a “Viviamocilento”, festival della slow life promosso dal Comune di Pollica, di salire sul podio nazionale della comunicazione.
La campagna integrata ideata e realizzata da Postilla, agenzia salernitana specializzata in storytelling e comunicazione pubblica, ha ottenuto il Bronzo a “The PRize” nella categoria “Comunicazione Pubblica Amministrazione”, il prestigioso riconoscimento assegnato da UNA, Aziende della Comunicazione Unite alle migliori campagne di relazioni pubbliche in Italia.
Nella stessa sezione, il primo premio è andato al progetto “L’estetica della città in trasformazione: il cantiere come finestra di dialogo tra cittadini e spazio pubblico”, per il Comune di Bologna, mentre l’argento è stato assegnato a “Ravenna – Web serie”, per il Comune di Ravenna. Sul palco di The PRize è salito anche il sindaco di Roma Capitale Roberto Gualtieri, per ritirare un riconoscimento speciale assegnato per le innovazioni introdotte nella comunicazione istituzionale.
La cerimonia di premiazione si è svolta nella suggestiva cornice dell’Ara Pacis a Roma. A ritirare il premio insieme al team di Postilla c’era anche il sindaco di Pollica, Stefano Pisani, da sempre promotore di una visione sostenibile e consapevole del territorio cilentano.
«Siamo un piccolo comune che, grazie a partner come Postilla, è riuscito a comunicare un valore universale: la lentezza della vita, della lunga vita. Abbiamo raggiunto un obiettivo straordinario: raccontare noi stessi a tutti, con lentezza. In un’epoca in cui tutto corre veloce, fermarsi a respirare è diventato un atto rivoluzionario. Questo riconoscimento è un premio a una visione, a un’identità, a una comunità che ha scelto di vivere il tempo e non solo attraversarlo», dichiara Pisani.
Un premio che non è solo simbolico, ma rappresenta un’importante conferma per il team giovane e creativo di Postilla, che ha saputo trasformare la filosofia di Viviamocilento in una narrazione moderna, coinvolgente e perfettamente in sintonia con il sentire contemporaneo.
«Abbiamo lavorato su un messaggio delicato ma potente: che la lentezza non è inattività, ma scelta consapevole. Non si tratta di fermarsi, ma di orientarsi. Di dare peso a ogni gesto, respiro, passo. Per noi, Viviamocilento è stato molto più di un progetto. È stata una piccola rivoluzione culturale che abbiamo avuto l’onore di raccontare. Vincere The PRize è un’emozione enorme, ma ancora di più lo è aver contribuito a dare voce a un territorio che ha molto da insegnare al mondo», commenta Mauro Paoletta di Postilla.
Il riconoscimento a Viviamocilento si inserisce in un’edizione di The PRize particolarmente ricca di progetti legati alla comunicazione istituzionale e sociale. Un’occasione che ha confermato il valore sempre più centrale della comunicazione etica, territoriale e partecipata, e che ha acceso i riflettori su una realtà, quella di Pollica e della frazione di Acciaroli, che, grazie a Viviamocilento e alla visione condivisa con Postilla, continua a raccontare al Paese e al mondo che un altro modo di vivere è possibile.
da Direttore | Apr 22, 2025 | Attualità
Dal 23 aprile, la voce ricreata con l’intelligenza artificiale
È disponibile da mercoledì 23 aprile, in radio e in digitale, Sogna Finché Puoi, inedito di Little Tony inciso nel 1997 ma mai pubblicato prima d’ora.
Originariamente, il brano era stato pensato per essere presentato a Sanremo, ma l’artista – morto il 27 maggio 2013 – non si sentiva completamente convinto, così il progetto è rimasto nel cassetto, fino a oggi.
Recentemente Angelo Petruccetti ha musicalmente rielaborato il brano, portandolo a nuova vita e decidendo di renderlo pubblico come un omaggio ai fan e alla memoria dell’artista. Cristiana, figlia di Little Tony, che non conosceva questa canzone, ne è rimasta molto sorpresa ascoltandola.
Il video, realizzato da Stefano Cesaroni con la collaborazione dell’Accademia di Cinema di Frosinone, è un regalo per gli ammiratori di Little Tony, una sorta di un testamento artistico per le generazioni future.
Gli autori del brano sono Gianni Belfiore e Roberto Fia, mentre la produzione musicale è di Angelo Petruccetti (Caramella Blues Edizioni musicali Roma) che ha anche ricoperto il ruolo di direttore artistico insieme a Cristiana Ciacci. Le immagini di Little Tony sono state realizzate grazie alla collaborazione con l’intelligenza artificiale ‘La Voce del Brano’, che ha permesso di ricreare la voce originale dell’artista, rendendo possibile ascoltare il brano come se fosse stato inciso oggi (ANSA)
da Direttore | Apr 21, 2025 | Attualità
È morto all’età di 88 anni papa Francesco. Sua Eminenza, il cardinale Farrell, ha dato con dolore la notizia della sua scomparsa, con queste parole:
“Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa.
Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati.
Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”.
da Direttore | Apr 21, 2025 | Attualità
Il fenomeno Casa Surace, che dal 2015 ha divertito oltre 5 milioni di utenti sui social, debutta a teatro con lo spettacolo “La riunione di condominio – Tutti sotto lo stesso tetto”: l’assemblea più epica e caotica mai vista in cui un regolamento da votare, vicini “particolari” e un pubblico coinvolto in prima persona danno vita a una commedia che è satira, ma anche tenero affresco di un’Italia che si ritrova “tutta sotto lo stesso tetto”.
Si parte da Napoli, terra del celebre collettivo, con il debutto al Teatro Acacia martedì 20 maggio, cui segue l’anteprima milanese al Teatro Manzoni mercoledì 12 giugno, in attesa dell’uscita delle date della prossima stagione 2025/26.Scritto da Simone Petrella, Alessio Strazzullo e Daniele Pugliese, founder e autori di Casa Surace, con la regia di Paolo Ruffini – che lo produce con Vera Produzione – lo spettacolo vede protagonisti in queste prime due date Antonella Morea (La Mamma), Riccardo Betteghella (Ricky “il milanese”) e Daniele Pugliese (Nicola “il temerario”).Casa Surace è una factory creativa e casa di produzione nata nel 2015 da un collettivo di amici e coinquilini di Napoli e Sala Consilina (SA). Ma soprattutto una famiglia allargata di oltre 5 milioni di follower sul web: in 10 anni di storia, Casa Surace ha prodotto più di 500 video raggiungendo oltre 1 miliardo di visualizzazioni sui suoi canali social, grazie alla capacità di raccontare l’Italia con ironia e leggerezza, attraverso personaggi dissacranti come Ricky” Il Milanese” (Riccardo Betteghella), Nicola “Il Temerario” (Daniele Pugliese), Pasqui (Bruno Galasso), la Mamma (Antonella Morea) e la celebre e amatissima Nonna Rosetta scomparsa nel 2022.
La factory negli anni ha pubblicato due libri – “Quest’anno non scendo” (Sperling & Kupfer , 2018) e “Il Manuale del Fuorisede” (Panini, 2020) – ed è approdata in tv con il docu-reality “Belli di nonna” su Nove oltre ad incursioni al Festival di Sanremo.(Ansa)
da Direttore | Apr 20, 2025 | Attualità
“Il decalogo della Democrazia in Spagna” è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 18 Aprile alle ore 16:30 presso la Chiesa della SS. Trinità nel centro storico di Polla
Dieci manifesti realizzati dall’artista spagnolo, pittore e scultore, José Garcia Ortega, nei quali, con il consueto surrealismo della sua pittura, sono rappresentati i valori fondamentali che devono sostenere la democrazia. Ortega concepisce la democrazia come l’unico regime politico capace di incarnare i valori universali dell’umanesimo. La raccolta di dieci manifesti testimonia il fascino e il valore universale della poetica artistica dello spagnolo, che dal 1980 si stabilì nel piccolo centro di Bosco, frazione di San Giovanni a Piro, scelto perché gli ricordava la sua amata Spagna e per la storia politica di Bosco che, aderendo ai moti antiborbonici del 1828, fu completamente rasa al suolo e bruciata dalle forze borboniche, privando il paese di essere un Comune autonomo. A Bosco esiste un museo, con numerose opere, alcune conservate anche nella sua casa. Donò a Bosco un murales, conservato nella piazza di accesso al paese, che raffigura i moti rivoluzionari risorgimentali del 1828 e la tragedia del paese. Josè Ortega ha vissuto anche a Matera dove c’è un Museo nella casa da lui abitata e a Parigi dove nel 1990 si spense. Un gruppo di circa 50 pittori, scrittori e scultori spagnoli gli resero omaggio con una grande mostra in Madrid.
I Manifesti sul Decalogo della Democrazia in Spagna sono stati recentemente esposti a Salerno, a Maratea, a Marina di Camerota e rappresentano una importante attrazione del Museo di Bosco. La mostra esprime la forza di stimolare le coscienze della società, i colori vibranti della ribellione e la necessità di comunicarla, attraverso immagini che esaltano la democrazia e la vita, opponendosi a ogni guerra e dittatura. Nelle dieci litografie del “Decalogo della Democrazia” di José Garcia Ortega emergono i temi sociali più cari all’artista: la negazione della dittatura, l’invito costante a perseguire la libertà di pensiero e azione e l’esaltazione della democrazia.
La mostra, voluta fortemente dall’Associazione Albirosa, in collaborazione con il Comune di Polla, il Comune di San Giovanni a Piro e la Proloco di Polla, sarà aperta con un convegno su “Ortega e il futuro della democrazia”. I saluti sono affidati ad Antonio Federico presidente dell’Associazione Albirosa, Massimo Loviso sindaco di Polla, Ferdinando Palazzo sindaco di San Giovanni a Piro, Giovanni Corleto presidente del Consiglio comunale di Polla e delegato alla cultura, Pasquale Sorrentino assessore di San Giovanni a Piro e Franco Maldonato direttore del Polo Museale di San Giovanni a Piro.
Seguiranno gli interventi di relatori di rilievo quali Massimo Bignardi, professore di storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena, il Giudice della Corte Costituzionale Stefano Petitti e l’onorevole Vincenzo Mattina già Segretario generale Uil e Parlamentare nazionale ed europeo. Moderano l’incontro Maurizio D’Amico, direttore del Museo Civico Insteia Polla e Antonio Federico.
Nel corso della sua apertura, alla Mostra saranno affiancati momenti di incontri e laboratori per le scuole del territorio. Il progetto dell’Associazione Albirosa intende, infatti, riavvicinare i giovani alla conoscenza della storia, della storia politica, delle arti e del pensiero, oltre ad approfondire il tema di quanto la democrazia, in questo momento storico, sia fragile nel mondo e richiede una continua manutenzione. Su questi temi e su altri di interesse generale l’Associazione Palazzo Albirosa ha previsto un articolato programma di conferenze estive.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 luglio. Per contatti e visite 348.3885208 o federico@unisi.it.
da Direttore | Apr 20, 2025 | Attualità
Perché si celebra ogni anno in un giorno diverso e cosa c’entrano conigli e uova di cioccolato
La Pasqua è la festività più importante del calendario cristiano: secondo la tradizione celebra la resurrezione di Gesù Cristo, e nel tempo è diventata festa e giorno di riposo anche per i non credenti.
La Pasqua si festeggia di domenica perché nei Vangeli è scritto che il sepolcro vuoto di Gesù Cristo venne scoperto il giorno successivo al sabato. La data tuttavia cambia di anno in anno per via del fatto che da quasi 1700 anni per calcolare il giorno esatto di festa si tiene conto del calendario lunare: per la Chiesa, la Pasqua si festeggia la domenica successiva al primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera, che può capitare in diversi giorni del calendario solare (cioè quello che usiamo oggi).
1. Cosa si racconta nei Vangeli?
La resurrezione di Gesù è l’evento centrale della narrazione dei Vangeli e degli altri testi del Nuovo Testamento, fondamentali per i cristiani. Secondo questi testi, il terzo giorno dalla morte per crocifissione, Gesù risorse lasciando il sepolcro vuoto: inizialmente apparve ad alcune fedeli e in un secondo momento anche ad altri apostoli e discepoli
2. Come si è arrivati alla Pasqua?
Nel Vangelo di Giovanni c’è scritto che la morte di Gesù avvenne il 14 di Nisan (il mese ebraico a cavallo fra marzo e aprile), il giorno in cui gli ebrei celebrano la liberazione dall’Egitto e che si festeggia durante il primo plenilunio dopo l’equinozio di primavera. È la cosiddetta “Pasqua ebraica”, o Pesach, che diventò anche il giorno in cui le prime comunità cristiane cominciarono a festeggiare la resurrezione di Gesù.
3. Chi la festeggia?
Poiché la credenza nella resurrezione di Gesù è alla base di tutte le confessioni cristiane, la Pasqua viene rispettata anche dai mormoni o dagli ortodossi, sebbene con qualche variazione. Questi ultimi per esempio la festeggiano in una data diversa poiché seguono ancora il calendario giuliano, entrato in vigore nel 46 a.C. grazie a Giulio Cesare. Anche per gli ortodossi la Pasqua si celebra la domenica che segue il giorno in cui si verifica la luna piena a partire dall’equinozio di primavera, che anche loro fissano il 21 marzo.
4. Perché è la festività più importante per i cattolici?
In breve la Pasqua è più importante del Natale perché i cristiani ritengono più importante la resurrezione di Gesù piuttosto che la sua nascita. La resurrezione di Gesù è infatti uno dei punti chiave della fede cristiana: per la Chiesa cattolica, ad esempio, chi ritiene che Gesù non sia risorto non può essere considerato un credente. Il Natale ha maggiore successo “culturale” perché ha avuto la fortuna di saldarsi a una consuetudine pagana già esistente: quella di dare regali ai bambini, attestata in Germania prima dell’introduzione del Cristianesimo e poi attribuita a San Nicola.
5. Perché si regalano uova di cioccolato?
Per ricordare il sangue di Gesù Cristo, durante la Pasqua i primi cristiani usavano pitturare le uova di rosso e decorarle con croci o altri simboli, una tradizione che dura ancora oggi nei paesi ortodossi e cristiano-orientali. Per loro la simbologia dell’uovo era abbastanza evidente: dall’uovo nasce la vita, che a sua volta veniva associata con la rinascita di Gesù e quindi con la Pasqua. Secondo alcuni studi la tradizione delle uova pasquali venne però rafforzata dalle indicazioni seguite in quaresima, cioè il periodo di quaranta giorni prima della Pasqua nel quale i cattolici sono invitati alla penitenza e ad alcuni giorni di digiuno.
In quaresima è vietato mangiare carne e inizialmente era vietato mangiare anche le uova, com’è tuttora nelle chiese cristiane orientali. Il problema è che era difficile costringere le galline a non deporre uova: dalla necessità di farci qualcosa del surplus di uova che non si potevano mangiare, sarebbe così nata la tradizione di bollirle fino a farle diventare dure, per poi dipingerle con colori sacri e simbolici.
6. E i conigli cosa c’entrano?
Oggi il coniglio è il simbolo più diffuso della Pasqua assieme all’uovo di cioccolato. Non è chiaro per quale motivo negli anni sia stato associato a una festività cristiana, anche perché nel Vangelo non c’è traccia di conigli, che non erano nemmeno stati adottati come simbolo dalle prime comunità cristiane. Sembra piuttosto che il coniglio fosse considerato un simbolo di fertilità nell’antichità, e che quindi fosse legato all’arrivo della primavera e alle festività pagane ad essa collegate. Visto che tradizionalmente la Pasqua si celebra fra marzo e aprile, a un certo punto il coniglio è passato a essere adottato anche come simbolo pasquale.