Si svolgerà nel foyer del Teatro Municipale Giuseppe Verdi in via Roma a Salerno martedì 8 alle ore 11.00 la conferenza stampa di presentazione dell’opera “Die Walkürie” che inaugura la stagione lirico sinfonica e di balletto. Partecipano all’incontro con la stampa il Sindaco di Salerno Vincenzo Napoli, il Segretario artistico Antonio Marzullo, il regista Plamen Kartolof, il direttore d’orchestra Alexis Christ.
“Il passato non conta”. Lo ha ricordato spesso Roberto Breda, sin dall’alba della sua seconda esperienza da allenatore della Salernitana. I ricordi da calciatore e soprattutto da bandiera qual è stata per la squadra granata li ha riposti in un cassetto. Nessun condizionamento nei giudizi, solo parola al campo. La smania di rituffarsi dentro per ritornare a sorridere e godersi quanto bello è stato vivere in simbiosi con la Bersagliera si fa sempre più forte. La Juve Stabia, oggi avversaria di un derby che si preannuncia infuocato (fischio d’inizio ore 19:30) ne rievoca due: era il 15 maggio 1994 quando al Menti siglò il gol nell’uno a uno finale con le vespe, avversarie poi il 22 giugno 1994 in quello spareggio promozione al San Paolo che resta un tatuaggio sul cuore per il gol del 3-0 in diagonale e la promozione in serie B. Erano gli anni d’oro, quelli del “tranquillo siamo qui noi” ad accompagnare l’allora mediano trevigiano nella sua scalata verso la consacrazione nel mondo del calcio. Ora, da allenatore, Breda di appigli sicuri ne ha pochi, di tranquillità ancor meno.
Breda ha incassato la fiducia, ha colto l’assist della società dopo l’annuncio del premio salvezza milionario, e ora confida in una risposta di cuore e di carattere. Elementi che con il Palermo erano venuti clamorosamente meno nel cuore del primo tempo e che lo hanno deluso profondamente. Al Menti dovrà far fronte a due assenze pesanti, ovvero l’infortunio di Bronn e la squalifica del perno Amatucci . Non cambierà idea tattica eppure modificherà la formazione iniziale con un cambio per reparto. In difesa, il ko di Bronn lo costringerà a ripartire da Ruggeri nel terzetto difensivo completato da Ferrari e Lochoshvili a protezione di Christensen. Sulle corsie, la grinta di Stojanovic avrà la meglio su Ghiglione , mentre a sinistra Corazza agirà di nuovo dal 1’. In mezzo al campo, Zuccon e Soriano devono guardarsi le spalle dal ramnella pante Girelli ma sono indiziati a comporre il tandem centrale lasciando alla novità Tongya la possibilità di agire qualche metro più avanti. L’azzurrino condividerà la trequarti con Verde alle spalle di Cerri. Nella lista dei convocati tante sorprese: fuori per scelta tecnica i “soliti” Jaroszynski , Braaf , Simy ma soprattutto Reine- Adelaide. Wlodarczyk resta a casa per un problema rimediato rifinitura. In panchina i babies Corriere, Nunziata e Fusco.
Per una Salernitana disperata c’è invece una Juve Stabia che vola sulle ali dell’entusiasmo e sogna lo sgambetto perfetto per imporsi in zona playoff e mandare agli inferi i rivali granata. Pagliuca perde Pierobon per infortunio e si affida a Buglio e Leone in mezzo al campo. Davanti l’assetto pesante con Piscopo alle spalle di Candellone e Adorante.
Teggiano si prepara ad accogliere un evento di grande rilevanza per la sicurezza e la salute della comunità. Lunedì 7 aprile 2025, alle ore 18.30, presso il Bar Amici di San Marco, in Piazza San Marco, si terrà il Protection Day Salvavita, un incontro formativo gratuito dedicato alle manovre di primo soccorso in caso di arresto cardiaco.
L’iniziativa, organizzata dalle consulenti Annalisa De Paola e Rosanna Cartolano dell’Agenzia Alleanza di Sala Consilina, diretta dal responsabile di filiale Giuseppe Taranto e dall’agente generale Domenico Corinto, in collaborazione con ANPAS, mira a diffondere la cultura della prevenzione e dell’intervento tempestivo in situazioni di emergenza. Durante il corso, i partecipanti avranno l’opportunità di apprendere le tecniche fondamentali per affrontare situazioni critiche e potenzialmente salvare vite umane.
L’incontro rappresenta un’occasione unica per acquisire conoscenze pratiche e teoriche indispensabili in caso di necessità, con un approccio chiaro e accessibile a tutti.
La partecipazione è aperta alla cittadinanza e costituisce un’opportunità preziosa per sensibilizzare la popolazione sull’importanza della formazione in primo soccorso. Al termine dell’incontro, gli organizzatori rilasceranno un attestato di partecipazione.
“Il decalogo della Democrazia in Spagna” è il titolo della mostra che sarà inaugurata venerdì 18 Aprile alle ore 16:30 presso la Chiesa della SS. Trinità nel centro storico di Polla
Dieci manifesti realizzati dall’artista spagnolo, pittore e scultore, José Garcia Ortega, nei quali, con il consueto surrealismo della sua pittura, sono rappresentati i valori fondamentali che devono sostenere la democrazia. Ortega concepisce la democrazia come l’unico regime politico capace di incarnare i valori universali dell’umanesimo. La raccolta di dieci manifesti testimonia il fascino e il valore universale della poetica artistica dello spagnolo, che dal 1980 si stabilì nel piccolo centro di Bosco, frazione di San Giovanni a Piro, scelto perché gli ricordava la sua amata Spagna e per la storia politica di Bosco che, aderendo ai moti antiborbonici del 1828, fu completamente rasa al suolo e bruciata dalle forze borboniche, privando il paese di essere un Comune autonomo. A Bosco esiste un museo, con numerose opere, alcune conservate anche nella sua casa. Donò a Bosco un murales, conservato nella piazza di accesso al paese, che raffigura i moti rivoluzionari risorgimentali del 1828 e la tragedia del paese. Josè Ortega ha vissuto anche a Matera dove c’è un Museo nella casa da lui abitata e a Parigi dove nel 1990 si spense. Un gruppo di circa 50 pittori, scrittori e scultori spagnoli gli resero omaggio con una grande mostra in Madrid.
I Manifesti sul Decalogo della Democrazia in Spagna sono stati recentemente esposti a Salerno, a Maratea, a Marina di Camerota e rappresentano una importante attrazione del Museo di Bosco. La mostra esprime la forza di stimolare le coscienze della società, i colori vibranti della ribellione e la necessità di comunicarla, attraverso immagini che esaltano la democrazia e la vita, opponendosi a ogni guerra e dittatura. Nelle dieci litografie del “Decalogo della Democrazia” di José Garcia Ortega emergono i temi sociali più cari all’artista: la negazione della dittatura, l’invito costante a perseguire la libertà di pensiero e azione e l’esaltazione della democrazia.
La mostra, voluta fortemente dall’Associazione Albirosa, in collaborazione con il Comune di Polla, il Comune di San Giovanni a Piro e la Proloco di Polla, sarà aperta con un convegno su “Ortega e il futuro della democrazia”. I saluti sono affidati ad Antonio Federico presidente dell’Associazione Albirosa, Massimo Loviso sindaco di Polla, Ferdinando Palazzo sindaco di San Giovanni a Piro, Giovanni Corleto presidente del Consiglio comunale di Polla e delegato alla cultura, Pasquale Sorrentino assessore di San Giovanni a Piro e Franco Maldonato direttore del Polo Museale di San Giovanni a Piro.
Seguiranno gli interventi di relatori di rilievo quali Massimo Bignardi, professore di storia dell’arte contemporanea presso l’Università di Siena, il Giudice della Corte Costituzionale Stefano Petitti e l’onorevole Vincenzo Mattina già Segretario generale Uil e Parlamentare nazionale ed europeo. Moderano l’incontro Maurizio D’Amico, direttore del Museo Civico Insteia Polla e Antonio Federico.
Nel corso della sua apertura, alla Mostra saranno affiancati momenti di incontri e laboratori per le scuole del territorio. Il progetto dell’Associazione Albirosa intende, infatti, riavvicinare i giovani alla conoscenza della storia, della storia politica, delle arti e del pensiero, oltre ad approfondire il tema di quanto la democrazia, in questo momento storico, sia fragile nel mondo e richiede una continua manutenzione. Su questi temi e su altri di interesse generale l’Associazione Palazzo Albirosa ha previsto un articolato programma di conferenze estive.
La mostra rimarrà aperta fino al 30 luglio. Per contatti e visite 348.3885208 o federico@unisi.it.
Biografia
Fu rappresentante del realismo sociale della Guerra civile spagnola e uno dei membri gruppo " Estampa popular di cui fu anche fondatore. A tredici anni si trasferì a Madrid dove iniziò a realizzare i suoi primi dipinti e prese parte ai circoli antifranchisti, legando così le sue esperienze successive e la sua opera al forte impegno politico e civile. A 26 anni fu condannato per reati di opinione, e dopo il carcere nel 1952 uscì il suo primo ciclo di xilografie. Nei primi anni sessanta iniziò il suo lungo esilio e si trasferì a Parigi, dove gli fu assegnata dal Congresso Internazionale dei Critici d’Arte del Verucchio diretto da Giulio Carlo Argan la medaglia d’oro per la sua azione di lotta per la libertà. Nel 1964 Antonello Trombadori organizzò la sua prima mostra personale in Italia alla galleria La Nuova Pesa di Roma, alla quale seguirono quelle del 1968 e del 1974. Negli anni seguenti realizzò numerose esposizioni a Filadelfia, Toronto, Saint Louis, Zurigo, Torino e Bruxelles. Nel 1969 realizzò le venti incisioni della grande suite dei Segadores, ispirate dalle sofferenze dei lavoratori della terra. Nel 1971 lavorò al ciclo Ortega± Dürer, sessanta incisioni riguardanti il tema della guerra civile spagnola presentate al Museo di Norimberga e poi esposte nel Castello Sforzesco di Milano. Si trasferì a Matera nel 1973, dove aveva il suo laboratorio nella sede del Circolo culturale La Scaletta nei Sassi, sperimentando nuove tecniche nello scolpire bassorilievi e utilizzando la cartapesta in modo innovativo; qui realizzò uno dei suoi cicli pittorici più importanti “Morte e nascita degli innocenti”, presentato al Castello Sforzesco di Milano. Alla città di Matera, a cui era profondamente legato, lasciò in dono molte sue opere. Nel 1976 dopo sedici anni di esilio gli fu concessa l’autorizzazione per tornare liberamente in Spagna, e così poté esporre le sue opere a Madrid, Valencia e Bilbao, dove in particolare espose il grande ciclo di bassorilievi realizzato a Matera; lasciò nuovamente la Spagna nel 1980 per tornare in Italia, dove continuò una intensa attività espositiva, stabilendosi nel piccolo centro di Bosco, nella provincia di Salerno. Artista caratterizzato dal forte impegno politico e civile tradotte in linguaggio artistico. Autore di numerose opere aventi come argomento il tema della guerra civile spagnola, ciclo di opere presentate al Museo di Norimberga e poi esposte nel Castello Sforzesco di Milano. Ortega fu un esponente di quel realismo pittorico che caratterizza l’opera di molti pittori italiani, come il Guttuso, Migneco, Cantatore e Guerricchio. Fu definito il pittore del mondo contadino per la sua costante attenzione alle classi più umili che hanno sempre ispirato il suo lavoro; il poeta spagnolo Rafael Alberti, prendendo spunto dai Segadores di Ortega a cui dedicò la poesia Ortega de segadores, inventò il termine ortegano per indicare le condizioni di oppressione vissute dai contadini spagnoli. Nel 2014 è stato inaugurato nella casa in cui visse, nei Sassi di Matera, un museo laboratorio a lui dedicato, Casa Ortega. Il comune di San Giovanni a Piro ha recentemente ampliato la collezione di opere di Ortega, acquistando numerosi suoi lavori che arricchiranno il patrimonio del Museo di Bosco.
Il diesse conferma il tecnico che studia le mosse per sostituire Amatucci
Dopo i sussurri, i segnali di campo, le conferme indirette, è il direttore sportivo della Salernitana a blindare la posizione di Roberto Breda. Se il tecnico è chiamato a provare a rivoluzionare umore e proposta di gioco della formazione granata già a partire dal derby con la Juve Stabia, Marco Valentini difende l’operato del trainer trevigiano e spiega i motivi della sua conferma. «Ha conquistato 12 punti in 11 partite, più di noi hanno fatto solo Sudtirol e Frosinone, prendendo in considerazione la sua gestione saremmo salvi», l’esordio del ds dell’ippocampo in una lunga intervista rilasciata alle tv locali.
Con la Juve Stabia il grande dubbio di Breda riguarda il centrocampo e soprattutto i casting per individuare il sostituto dello squalificato Amatucci. Porte girevoli in mediana quindi, con il gioco delle coppie provato al “Mary Rosy” a ripetizione, da quella composta da Soriano e Girelli a quella con Zuccon e Caligara, due le maglie per quattro candidati considerando che difficilmente una chance dal 1’ potrebbe arrivare per Hrustic o Tello, anche in virtù del passaggio al centrocampo a quattro, Stojanovic potrebbe rilevare infine Ghiglione. (LaCittà)
Varenne il cavallo italiano del trotto più forte di tutti tempi è arrivato in provincia di Salerno. Da Villanterio dove risiedeva dal 2021, infatti, Varenne si è spostato a Eboli ospite dell’allevamento Lj di Dario De Angelis, in una scuderia a 5 stelle. Varenne il prossimo 19 maggio compirà 30 anni e per l’occasione sarà festeggiato con una grande festa degna della sua eccezionale carriera.
Per le prime settimane lo stallone campione mondiale di premi sarà accompagnato da Daniela Zilli, la lad che si occupa di lui 24 ore su 24 e continuerà anche ad Eboli il suo ruolo di stallone. Varenne ha già oltre 2500 figli, molti dei quali sono diventati campioni d’ippica come Lana del Rio, Lisa America e Vernissage Grift.
Varenne è nato nella tenuta Zenzalino di Copparo, vicino Ferrara, dallo stallone americano Waikiki e dalla fattrice italiana Ialmaz. Dopo la sua gara d’esordio fu acquistato dal napoletano Enzo Giordano che lo affidò alle cure del trainer finlandese Jori Turia e del guidatore Giampaolo Minucci. Da quel momento ebbe inizio la sua carriera di vittorie impressionanti sulle piste internazionali più importanti che gli hanno fatto conquistare il titolo di Capitano. Varenne ha disputato nella sua carriera 73 gare vincendone ben 62. Tra i suoi successi più prestigiosi ricordiamo il Derby, il Nazioni, due Amerique, due Elitlopp, la Breeders’ Crown e tre Lotteria.
Varenne è stato un campione che ha saputo rompere il tetto di cristallo dell’ippica e farsi conoscere ed amare anche da tutto il resto del mondo, quello che non conosce la differenza tra un fantino e un driver o un cavaliere.
Varenne è abituato a viaggiare, anche da pensionato ha presenziato ad eventi ippici ed equestri di ogni tipo. E sempre il successo è garantito in queste occasioni, perché se c’è Varenne arriva tutto il mondo.
Concludendo possiamo definire l’ennesimo trasloco di Varenne un po’ come un ritorno. Torna infatti in Campania, dove avevano intuito il suo enorme potenziale e avevano investito su di lui prima ancora che vincesse premi prestigiosi. E allora bentornato Capitano e buon riposo in Campania!
Il Presidente Dario Vassallo: “Un evento per la memoria, la verità e la lotta contro le mafie”
“Il 7 aprile, alle ore 17:00, presso l’AgriPaestum di Capaccio Paestum, si terrà la presentazione del libro Il vento tra le mani. Vita politica del Sindaco Pescatore, un’opera che restituisce dignità e verità alla storia di Angelo Vassallo, il sindaco di Pollica assassinato il 5 settembre 2010 per il suo impegno incorruttibile nella tutela della legalità e dell’ambiente. La sua vita è stata un esempio di politica al servizio della comunità, un faro di integrità in un territorio troppo spesso piegato alle logiche del potere e della criminalità. Angelo Vassallo non ha mai ceduto alle pressioni e ha lottato con determinazione per il bene della sua gente, fino al sacrificio estremo. A quasi quindici anni dalla sua tragica morte, la sua eredità morale resta più viva che mai, ma le ombre sul suo omicidio non si sono ancora dissipate”. A dirlo è Dario Vassallo, Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore.
Le recenti indagini della Direzione Distrettuale Antimafia di Salerno hanno portato all’arresto di dieci persone, tra cui Francesco Alfieri, ex presidente della Provincia di Salerno ed ex sindaco di Capaccio Paestum, con accuse gravissime che vanno dallo scambio elettorale politico-mafioso al tentato omicidio, passando per estorsione, traffico d’armi e favoreggiamento. Un’inchiesta che conferma l’esistenza di un sistema di potere torbido e radicato, capace di influenzare le istituzioni locali con metodi che nulla hanno a che vedere con la democrazia e il bene comune. Dario Vassallo, fratello di Angelo e autore del libro, già nel 2011 aveva denunciato l’esistenza di quello che ha definito il “Sistema Cilento”, una rete di interessi che intreccia politica e criminalità organizzata. Per anni, le sue denunce sono state ignorate o minimizzate. Ora, però, la realtà non può più essere taciuta: la verità chiede spazio, la giustizia esige risposte.
“L’evento vedrà la partecipazione di autorevoli giornalisti impegnati nella battaglia per la trasparenza e la legalità. A moderare l’incontro saranno Arturo Calabrese, giornalista de Le Cronache e direttore de La Felce, e Andrea Pellegrino, giornalista e direttore de L’Ora della Sera. Le loro voci accompagneranno il racconto della storia di Angelo Vassallo, della sua ascesa politica e della sua battaglia per il riscatto di un territorio che amava profondamente, ma che troppe volte ha voltato lo sguardo dall’altra parte. Durante l’incontro si parlerà anche delle nuove inchieste e del filone che riguarda il settore bancario. La lotta per la giustizia, la legalità e la verità non può più essere rimandata. La memoria di Angelo Vassallo deve restare viva, non solo come tributo alla sua figura, ma come impegno concreto per costruire un futuro in cui il coraggio e la rettitudine non siano soffocati dall’omertà e dalla paura”- conclude Dario Vassallo.
Il Consiglio dei Ministri, nella seduta del 28 marzo 2025, ha approvato un Decreto Legge (in attesa di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale) recante “Misure urgenti in materia di assicurazione dei rischi catastrofali” che dispone la proroga dell’obbligo, per le micro, piccole e medie imprese, di stipulare polizze assicurative contro calamità naturali ed eventi catastrofali.
Secondo quanto precisato nel comunicato ufficiale del Governo, il termine per l’entrata in vigore dell’obbligo assicurativo per le grandi imprese rimane invariato.
Dettagli della proroga Il Decreto Legge del 28 marzo 2025 stabilisce che il termine previsto dall’art. 1, comma 101, della Legge n. 213/2023 venga differito come segue:
Imprese di medie dimensioni: proroga dell’obbligo al 1° ottobre 2025;
Imprese di piccole e medie dimensioni: proroga dell’obbligo al 1° gennaio 2026;
Imprese di grandi dimensioni: l’obbligo assicurativo decorre dal 1° aprile 2025, con un periodo di 90 giorni senza sanzioni.