In occasione della “Giornata Mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo”, il 2 aprile, il Teatro Cimarosa di Aversa (Ce), ospita un evento speciale che unisce sensibilità, arte ed inclusione sociale. “Il mio mondo a colori” non è solo un brano, ma un vero e proprio musical che celebra la diversità e l’unicità di ogni individuo. Lo spettacolo, scritto e diretto da Cristina Galiero, rappresenta un viaggio emozionale attraverso le sfumature dell’inclusione, con performance corali e coreografiche coinvolgenti.
Nell’ultima scena dello spettacolo, verrà eseguito il brano inedito “Il mio mondo a colori”, composto appositamente per questo evento da Cristina Galiero, con la produzione di Unisound APS e l’arrangiamento di Daniele Piccirillo. Alle chitarre, l’accompagnamento musicale è affidato a Christian Iodice.
Il brano, interpretato da ragazzi con e senza disabilità, culmina con la performance finale del rapper Emanuele Pascale, che con la sua voce dona ulteriore intensità al messaggio di accoglienza e comprensione.
Con “Il mio mondo a colori”, Cristina Galiero offre un messaggio di speranza ed accettazione, dimostrando che l’arte può abbattere le barriere e creare ponti tra le diversità, regalando al pubblico un’esperienza intensa ed emozionante. Cristina Galiero – Bio Cristina Galiero è una cantante, autrice, insegnante di tecnica vocale e canto moderno con una solida formazione accademica. Laureata in Canto Jazz presso il Conservatorio San Pietro a Majella con una laurea specialistica in Didattica della Musica al Conservatorio di Benevento, è specializzata in Vocologia Artistica grazie a un percorso di alta formazione presso l’Università di Bologna. Ha inoltre sviluppato competenze attraverso corsi di formazione sulla voce e il corpo, strutturando il suo approccio al canto con il metodo “Body Singing”.
La sua carriera artistica si sviluppa tra il jazz, la musica classica napoletana e la sperimentazione musicale, partecipando a numerosi festival e rassegne nazionali e internazionali, tra cui l’Italian Festival Days a Cardiff, il Pozzuoli Jazz Festival e il Fermo Jazz Festival.
Ha collaborato con artisti di rilievo come Donatella Milani e Gianluca Renzi, affinando la sua tecnica vocale attraverso studi e workshop con importanti maestri del panorama jazz internazionale come Shawnn Monteiro e Denise King. La sua esperienza artistica si arricchisce anche nel teatro musicale, prendendo parte a spettacoli e produzioni che affrontano tematiche sociali di rilievo, come la violenza sulle donne e l’inclusione.
Nel 2020 ha pubblicato il disco “Gente distratta”, registrato e prodotto dall’etichetta “Sud in Sound”, consolidando ulteriormente la sua carriera discografica. Durante il periodo della pandemia, ha inoltre inciso il brano “Spero”, un pezzo che racconta la speranza e la resilienza nei momenti difficili, registrato insieme ad altri artisti per trasmettere un messaggio di forza e solidarietà.
Oltre all’attività concertistica, è docente di canto e tecnica vocale, nonché direttrice artistica e organizzatrice di eventi presso l’Unisound APS di Aversa, realizzando progetti educativi che coniugano arte e inclusione. La sua sensibilità e il suo impegno nel sociale la portano a ideare e dirigere spettacoli come “Il mio mondo a colori”, confermando il potere della musica come strumento di comunicazione universale e crescita collettiva.
a centinaia di anni il primo di aprile è il giorno del pesce d’aprile, anzi dei pesci d’aprile perché lo scherzo non è mai uno solo. Questo martedì è giornata di notizie false, di folli invenzioni e di scoperte impossibili. Il 1 aprile è la data storicamente associata agli scherzi. Ce ne sono di storici e ne vengono inventati di nuovi ogni anno. Una tradizione nata molti secoli fa.
Il pesce d’aprile in realtà si dovrebbe dire alla francese, poisson d’avril. Una delle tante teorie sull’origine della tradizione riporta che in Francia si consegnassero pacchi regalo vuoti in questa giornata che, prima del calendario gregoriano, era uno dei primi giorni dell’anno visto che il Capodanno era celebrato tra il 25 marzo e il 1 aprile. Pare che non tutti si abituarono e questi sciocchi venissero presi di mira. Altro racconti dice che i pescatori non trovavano pesci sui fondali nei primi giorni di aprile e fossero scherniti perché tornavano a mani vuote. Idea da corte medievale che in inglese è April Fools’ day, il giorno dello sciocco. Nelle Highlands scozzesi il pesce d’aprile dura due giorni. Il secondo è il Taily Day, in cui si attacca alla scheda di qualcuno in cartello con scritto: Dammi un calcio. A Roma come in India (Holi induista) il primo giorno dell’anno andava a cadere fra l’equinozio di primavera e il primo giorno di aprile.
Giovedi 3 aprile doppio appuntamento a Salerno con Enrico Calamai, lo “Schindler di Buenos Aires”, console della Repubblica Italiana in Argentina dal 1972 al 1977.
Su invito dell’Associazione Memoria in Movimento, del Circolo Amerindiano di Salerno, dei Dipartimenti di Scienze Giuridiche e Studi Umanistici dell’Università di Salerno, sarà presente il console Enrico Calamai accompagnato da E. Blatti, regista del documentario “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani” (ITA 2023).
Il programma prevede un appuntamento in mattinata alle 10,30 presso il Teatro di Ateneodell’Università di Salerno, all’interno del ciclo di seminari su Culture ispaniche e diritti umani: arti, lingua, traduzione a cura di Valentina Ripa (DSG – Unisa)
E’ prevista la proiezione del documentario “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani (ITA 2023, 108’)” di Enrico Blatti.. A conclusione un incontro con il diplomatico Enrico Calamai e il regista Enrico Blatti, al quale interverranno docenti, dottorandi e studenti dell’Università di Salerno.
Nel pomeriggio l’appuntamento è a Salerno presso il Chiostro del Convento dei Frati Cappuccini in Piazza San Francesco ed è così articolato:
Ore 17.15: proiezione del documentario “Enrico Calamai, una vita per i diritti umani (ITA 2023, 108’) di Enrico Blatti
Ore 19.15: dibattito
L’Argentina dal 1972 ad oggi
Con il Console Enrico Calamai e con Enrico Blatti si confronteranno le docenti Rosa M. Grillo e Valentina Ripa.
Annunciato il programma ufficiale della quarta edizione, che si terrà negli spazi CUS dell’Università degli Studi di Salerno, a Baronissi, da venerdì 4 a domenica 6 aprile: 5 sezioni di concorso, 800 giurati, 400 book ambassador, 54 scuole coinvolte e oltre 50 tra ospiti e relatori, con alcune delle firme più prestigiose del panorama letterario nazionale e internazionale ed esperti di settore, attori e musicisti
Una programmazione di altissima qualità a misura di giovani lettori e lettrici, all’insegna di presentazioni, incontri, laboratori ed eventi, con al centro un premio letterario d’eccezione: torna più ricco che mai Libro Aperto – Festival della Letteratura per Ragazzi. Studenti, docenti, famiglie e appassionati, infatti, si riuniranno per la quarta edizione da venerdì 4 a domenica 6 aprile negli spazi CUS dell’Università degli Studi di Salerno, a Baronissi, per dar vita alla manifestazione divenuta in questi anni uno dei punti di riferimento nel settore culturale e letterario kids, teen & young adult.
Cinque le giurie – Zaira, Zoe, Zenobia e Zobeide e la nuova Graphic Novel, nata dalla collaborazione con COMICON e sostenuta dal Consorzio Ricrea – che coinvolgeranno ben 800 giurati dai 7 ai 19 anni: cuore della manifestazione il Premio Libro Aperto, accompagnato da eventi e appuntamenti che spazieranno dall’educazione alla lettura, alla sostenibilità ambientale, all’uso degli strumenti tecnologici, senza tralasciare temi come sport, educazione stradale e futuro nel mondo del lavoro per i più giovani.
Il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, ha firmato l’Ordinanza ministeriale che definisce le modalità di svolgimento dell’Esame di Stato per l’anno scolastico 2024/2025, che avrà inizio mercoledì 18 giugno 2025 alle ore 8:30 con lo svolgimento della prima prova scritta.
Dall’anno scolastico in corso costituisce requisito per l’ammissione all’Esame di Stato lo svolgimento dei Percorsi per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) e/o delle attività assimilabili. Per i candidati esterni le attività assimilabili ai PCTO sono accertate e valutate dal Consiglio della classe dell’istituzione scolastica, statale o paritaria.
Inoltre, in attuazione delle disposizioni introdotte dalla legge 150/2024 in materia di valutazione del comportamento degli studenti della Scuola secondaria di secondo grado, qualora il candidato riporti, in sede di scrutinio finale, una valutazione inferiore a sei decimi, non sarà ammesso all’Esame di Stato, se invece, la valutazione del comportamento sarà pari a sei decimi, in sede di colloquio discuterà un elaborato critico in materia di cittadinanza attiva e solidale fondata sul rispetto dei principi costituzionali.
La definizione dell’argomento oggetto dell’elaborato sarà effettuata dal Consiglio di classe nel corso dello scrutinio finale; l’assegnazione dell’elaborato ed eventuali altre indicazioni ritenute utili, anche in relazione a tempi e modalità di consegna, saranno comunicate al candidato entro il giorno successivo a quello in cui ha avuto luogo lo scrutinio stesso.
La valutazione della condotta inciderà sui crediti per l’ammissione all’Esame di Stato. Infatti, il punteggio più alto potrà essere assegnato esclusivamente agli studenti che avranno ottenuto un voto di comportamento pari o superiore a nove decimi. Tale disposizione trova applicazione anche ai fini del calcolo del credito degli studenti frequentanti, nel corrente anno scolastico, il terzultimo e penultimo anno.
“Con queste misure compiamo un nuovo passo avanti per una scuola seria, formativa, che educhi al rispetto e alla responsabilità”, ha dichiarato il Ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara. “Vogliamo una scuola che premi il merito e prepari gli studenti ad affrontare il futuro con consapevolezza e competenza. Valorizzare il comportamento dei nostri ragazzi è funzionale a ristabilire il principio della responsabilità individuale, un elemento cruciale nella formazione dei cittadini di domani”, ha concluso il Ministro.
Il personale sanitario dell’ospedale San Luca di Vallo della Lucania è ormai allo stremo. Mancano infermieri, operatori socio-sanitari e tecnici, e chi è in servizio è costretto a turni massacranti senza nemmeno vedersi riconosciute le ore di straordinario. Una situazione insostenibile, che il Nursind Salerno denuncia con forza.
“La carenza di personale sta mettendo in ginocchio l’ospedale – dichiara Biagio Tomasco, segretario generale del Nursind Salerno – molti reparti sono stati chiusi, accorpati o ridimensionati e i posti letto attivi sono molti meno di quelli previsti. Chi lavora in corsia lo fa con grande sacrificio, ma non può reggere a lungo senza aiuti concreti”.
Secondo il sindacato, servirebbero almeno 80 infermieri e 100 operatori socio-sanitari in più per garantire un servizio adeguato, ma la situazione è ancora più grave se si considerano i reparti mai attivati. “Non si può andare avanti così – aggiunge Adriano Cirillo, segretario amministrativo di Nursind Salerno – gli infermieri e gli operatori socio-sanitari vengono chiamati continuamente a coprire turni extra, salvo poi scoprire che non verranno pagati. Intanto, i medici ricevono compensi altissimi per prestazioni extra, senza alcun controllo sulle ore effettivamente lavorate”.
Il Nursind provinciale chiede risposte immediate: più personale, il pagamento degli straordinari arretrati e maggiore equità nel trattamento dei lavoratori. “Siamo pronti a tutelare i nostri iscritti con ogni mezzo – concludono Tomasco e Cirillo – e invitiamo tutti i colleghi a non accettare più questa situazione ingiusta. Se non arrivano risposte concrete, siamo pronti a farci sentire in tutte le sedi opportune”.
Il sindacato di categoria attende un riscontro dalle istituzioni e ribadisce la necessità di un inter