Portoni, Matassa e Suon 2025 – A Campagna, tra nobiltà storica, acque ribelli e identità meridionale Non solo acqua, non solo cibo: Portoni, Matassa e Suon 2025 è un invito a immergersi nella storia, nei sapori e nell’anima profonda di Campagna. Tre giorni in cui il centro storico si apre, letteralmente, tra portoni signorili, installazioni artistiche, musica e racconti identitari. Una festa che parte dal presente ma affonda le sue radici in secoli di memoria, tra i fasti dei Grimaldi, dei Principi Orsini, e l’eco dei nobili portoni che ancora oggi raccontano un’epoca in cui Campagna fu crocevia di cultura, potere e spiritualità.
È in questo scenario antico e sempre vivo che oggi la città si riaccende, dopo aver ospitato recentemente Premi Nobel come Didier Queloz e il Principe Domenico Napoleone Orsini, discendente diretto della storica casata che segnò il destino della città. Campagna è una terra che sa coniugare cultura alta e tradizione popolare, pensiero critico e gusto autentico.
Venerdì 11 luglio – Apertura tra arte, suoni e sapori
Alle ore 20:00 i portoni nobiliari si spalancano al pubblico. Tra installazioni e musica itinerante, si potranno visitare gli spazi più suggestivi del centro storico. Il Chiostro Comunale ospiterà una mostra dedicata al maestro Antonio del Donno, mentre il gruppo de E Faticunn animerà i vicoli con sonorità popolari. Gran finale con il DJ set di Cosimoskinner in Piazza Palatucci.
Sabato 12 luglio – La parola al Sud con Pino Aprile
Sabato sera, spazio alla riflessione e all’identità meridionale. Alle ore 21:30, in Piazza Palatucci, il giornalista e scrittore Pino Aprile, punto di riferimento del pensiero meridionalista contemporaneo e autore di opere come “Terroni”, terrà uno speech pubblico con Eirene Campagna. Un dialogo a più voci sulla memoria storica del Sud, sull’ingiustizia delle narrazioni ufficiali, sulle possibilità di riscatto. A seguire, il concerto del gruppo I Valcalore porterà suoni del Sud e vibrazioni popolari nel cuore della notte campagnese.
Domenica 13 luglio – La domenica della tradizione e della cultura
Dalle ore 10:00 il convegno “Mediterranean Melodies” apre la giornata dedicata alla cultura musicale e al dialogo tra le sponde del Mediterraneo.
Alle ore 12:00, la rituale Chiena passeggiata (ad ingresso libero), simbolo dell’estate campagnese e metafora di purificazione collettiva, bagnerà strade e pensieri. Nel pomeriggio si snoderà il percorso espositivo e gastronomico con degustazioni di piatti tipici nei cortili e mostre diffuse nei palazzi storici
Matassa e fasul, formaggi, miele, ciambotte, schiacciatine e anguria.
Opere di Antonio del Donno, Dioniso del Grosso, Arianna Muro, Michele delle Rocca, Antonio Elalife
Laboratorio “Mpasta, pitta e ricuordate” a cura del Forum dei Giovani, con la partecipazione del Centro per la Vita Indipendente e del Centro Sociale Disabilità
Musica cilentana a cura dei Lanternina Folk
L’intera giornata coincide con la Giornata Nazionale delle Pro Loco d’Italia, di cui Campagna sarà degna protagonista. Tre giornate per riscoprirsi comunità. Perché Campagna non è solo un luogo, ma un’esperienza. Un intreccio di memoria aristocratica e popolare, pensiero e festa, acqua e parola. Info su www.prolococampagna.it
L’evento è di Smart Lab con il Progetto Mangio Tipico ed è inserito nel programma del Chiena Summer Fest patrocinato dal Comune di Campagna e della Pro Loco Città di Campagna.
Vincono Francesco Alampi dalla Liguria e Domenico Alfano di Bellizzi Gallo: «La cultura è l’unica arma che abbiamo per salvarci» Rossetti: «Mi avete riempito. Questo festival ti resta addosso»
Bellizzi (SA), 11 luglio 2025 Si è chiusa tra applausi, occhi lucidi e sogni che chiedono spazio la XV edizione del Premio Fabula, il festival della scrittura creativa che ogni anno trasforma Bellizzi in un regno incantato fatto di storie, emozioni e parole. Ragazzi e ragazze da tutta Italia hanno partecipato a una settimana intensa di incontri, laboratori e confronti, culminata nella grande serata di premiazione. A vincere, ancora una volta, non è solo la scrittura, ma il coraggio di raccontarsi. I VINCITORI: Due modi opposti di vivere l’emozione, ma entrambi autentici. Per la categoria Favole ha trionfato Francesco Alampi, 11 anni, proveniente dalla Liguria. Alla sua prima partecipazione al Fabula, Francesco, studente della scuola di Cogorno, Villaggio del Ragazzo, in provincia di Genova, ha conquistato giuria e pubblico con una favola toccante e matura La rondine e il pappagallo. Emozionato fino al tremore, ha accolto il premio con uno sguardo carico di gratitudine, confessando che, prima di mettersi all’opera, ha letto tanto per trarre ispirazione. Per la categoria Affabulatori, la vittoria è andata a Domenico Alfano, 12 anni, di Bellizzi, iscritto alla prima media musicale. È salito sul palco visibilmente commosso, portando con sé tre anni di sogni, fatica e passione. Si muove, si stropiccia gli occhi, si commuove davanti a una piazza piena che ascolta la sua voce raccontare il bullismo e il riscatto, la fatica di scavalcare quel muro e la felicità di farcela. La sua spontaneità e la capacità di toccare il cuore hanno fatto la differenza. Attorno a loro, un’intera generazione che sogna in grande: c’è chi sta scrivendo un romanzo, chi una commedia. A Fabula le storie non finiscono, iniziano. Oltre ai vincitori infatti, sono stati assegnati 12 riconoscimenti ad altrettanti racconti: voci diverse, temi profondi, storie vere. Dai dubbi identitari al bullismo, dall’ecologia all’accettazione di sé: “Da Macho a Micio” di Mia Landi, “Il gioco vincente” di Fabio Michele Ventriglia. “Kevin, non ti curar di loro” di Carlo Maria Peluso, “Il coraggio di essere se stessi” di Francesca Fasano, “Il peso dell’apparenza” di Vincenzo Siano, “Il silenzio che rimbomba” di Sofia Di Maio, “Volevo essere un duro” di Umberto Iannaco, “L’amicizia: l’antidoto contro il bullismo” di Mattia Merola, “L’eroina contro l’inquinamento” di Enrica Fortunato, “La ragazza che scelse se stessa” di Gerardina Mirra, “Il pezzetto da custodire” di Caterina Montella, “Il ragazzo dagli occhi blu mare” di Giulia Diamante. Momento toccante è stato il tributo alla professoressa Manera, definita “la Gatta della Penna” nella favola che i creativi più grandi hanno voluto scrivere e leggere sul palco, come segno di gratitudine per il suo lavoro costante, attento, pieno di grazia e intelligenza. A sorpresa, le è stato consegnato il simbolico “castelletto”, dono riservato a chi sa custodire le parole dei ragazzi con cura e dedizione. UNA FAVOLA NELLA FAVOLA I creativi senior hanno scelto di raccontare, con una favola corale, la nascita di Fabula. La storia di una Volpe che quindici anni fa decise che non era più tempo di silenzi ma di ascolto, di storie, di sogni da far volare. Accanto a lui, la Leonessa Francesca, le scintille di Patapumfete, il Pappagallo Antonio, la Iena Gaetano, la Civetta Silvia, l’Aquila Federica, la Coccinella Claudia e, naturalmente, la Gatta Manera. Un regno senza confini dove ognuno può essere se stesso, dove le parole sbagliate sono ammesse e le emozioni custodite come tesori. A impreziosire la serata conclusiva, due volti amatissimi del mondo dello spettacolo. Marco Rossetti, mattatore della serata, ha trascinato il pubblico con entusiasmo e musica, regalando anche un’inaspettata e intensa interpretazione di Can’t Help Falling in Love di Elvis Presley: «Mi avete riempito. Non solo il cuore, anche la testa, gli occhi, l’anima. In questo festival c’è qualcosa che ti resta addosso: lo senti nei sorrisi dei bambini, nella forza delle parole che scrivono. Qui si respira verità. È stato un onore esserci». Massimiliano Gallo ha lasciato Bellizzi con parole che restano: «La cultura è l’unica arma che abbiamo per raddrizzare il mondo e salvarci. Abbellisce la società, la rende migliore. Così come dell’arte, non si può fare a meno. Dovevo tornare». Anche il giornalista Gaetano Pecoraro ha voluto lasciare il suo saluto: «A Fabula ho trovato sguardi sinceri e una voglia di capire il mondo che mi ha sorpreso. Sono io a dire grazie». A chiudere la serata, il presidente dell’Associazione Fabula, Giovanni Serritella, ha ricordato con emozione il senso profondo di questo progetto: «Quindici anni fa abbiamo piantato un seme, oggi quel seme è diventato un bosco di storie, di emozioni, di voci che non hanno più paura di farsi sentire. In un’epoca in cui si dice che i ragazzi non leggono, non scrivono, non sognano… noi abbiamo la prova contraria davanti agli occhi. Fabula è la dimostrazione concreta che quando si dà fiducia ai giovani, loro rispondono con bellezza, coraggio e verità». E infine Andrea Volpe, ideatore e anima del Fabula, visibilmente emozionato: «Questo è il nostro regalo più grande: vedere che dopo 15 anni c’è ancora chi ha il coraggio di raccontarsi, di mettersi a nudo, di scrivere per cambiare il mondo. Fabula è un luogo dell’anima. E finché ci saranno bambini pronti a parlare, noi saremo qui per ascoltarli». Il Premio Fabula 2025 si chiude così: con voci nuove, con sguardi autentici, con la certezza che le favole – quando sono vere – non finiscono mai.
Nell’ambito del progetto “Casal Velino – Saperi di Mare”, finanziato con il contributo dell’Unione Europea, del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, della Regione Campania – Azione 4 – Obiettivo Specifico 2.2 del Piano Nazionale FEAMPA 2021-2027 – CUP B75C24000160002, il Comune di Casal Velino in sinergia con la Banca di Credito Cooperativo Magna Grecia organizza il convegno “Finanza e Filiere Locali. La BCC Magna Grecia per lo sviluppo della pesca, dell’agricoltura e dell’artigianato”, in programma giovedì 17 luglio alle ore 18:30 presso la Sala Convegni del Molo di Sopraflutto del Porto di Casal Velino Marina.
L’iniziativa nasce con l’obiettivo di stimolare un confronto aperto tra istituzioni, associazioni di categoria e sistema bancario su tre pilastri fondamentali dell’economia del territorio: agricoltura, pesca e artigianato. Un’occasione concreta per ascoltare i protagonisti di queste filiere, affrontare le criticità attuali ma anche valorizzare le opportunità di sviluppo sostenibile e innovazione già in atto. Durante il convegno, i relatori approfondiranno i temi legati alle difficoltà quotidiane affrontate dai settori agricolo, artigianale e della pesca, ma metteranno anche in evidenza buone pratiche e scenari positivi che emergono grazie all’impegno delle associazioni e degli operatori del territorio. In particolare, BCC Magna Grecia, attraverso l’intervento tecnico di ICCREA Banca, illustrerà strumenti e soluzioni finanziarie a sostegno della crescita delle filiere produttive, in linea con i principi del credito cooperativo e con la missione di supportare lo sviluppo locale.
“Accogliamo con entusiasmo questa iniziativa della Banca Magna Grecia – dichiara il Sindaco Silvia Pisapia – perché nasce dalla volontà concreta di sostenere le economie del territorio ascoltando direttamente chi ne è protagonista.”
“Il legame tra la nostra banca e queste filiere produttive è profondo – afferma la consigliera Anna Nigro – perché proprio in queste realtà si radicano i valori e le origini del credito cooperativo. Come BCC Magna Grecia vogliamo continuare ad essere un punto di riferimento stabile per agricoltori, artigiani e pescatori.”
Al termine delle relazioni è previsto un dibattito aperto, durante il quale il pubblico potrà intervenire con domande, proposte e testimonianze.
Nel secondo fine settimana di luglio lungo la rete stradale e autostradale di Anas (Gruppo Fs Italiane) è atteso traffico in costante aumento con spostamenti in crescita dai grandi centri urbani verso le località di villeggiatura, di mare al sud e di montagna a nord e verso i confini di Stato. Come nello scorso fine settimana le partenze si concentreranno nel pomeriggio e nelle prime ore della serata di oggi in cui è previsto bollino rosso e nel pomeriggio e nella serata di domenica per i rientri.
Per consentire la fluidità del traffico, Anas garantirà presìdi di personale sull’intera rete stradale e autostradale, in particolar modo in corrispondenza dei cantieri inamovibili.
Sarà presentato venerdì 11 luglio alle 18, presso il Comune di San Valentino Torio, l’evento “L’agricoltura incontra la politica, il contadino racconta”, in programma sabato 12 luglio alle 18 sempre nel Municipio di San Valentino Torio. L’iniziativa nasce per creare un momento di confronto reale tra chi lavora quotidianamente la terra e chi è chiamato a scrivere le regole del suo futuro, mettendo al centro le istanze del mondo agricolo, le sfide attuali e le prospettive di sviluppo sostenibile.
Ad aprire l’incontro sarà Alfonso Fiumarella, ideatore dell’evento, seguito dai saluti istituzionali del sindaco di San Valentino Torio, Michele Strianese, e del presidente della Pro Loco, Antonio Vastola.
Il dibattito vedrà la partecipazione di rappresentanti politici e professionisti del comparto agricolo, tra cui Dante Santoro, consigliere comunale di Salerno, e Pino Scoletti, direttore del Mercato Ortofrutticolo di Pagani/Nocera, importante punto di snodo per l’economia del territorio. Saranno presenti anche il sindaco di Bellizzi, Mimmo Volpe, e il presidente dell’associazione Terra Orti, Alfonso Esposito, entrambi impegnati da anni nella valorizzazione dei prodotti locali.
Particolarmente atteso è l’intervento dell’avvocato Carmela Zuottolo, imprenditrice e responsabile provinciale di “Libere Professioni”: “Abbiamo bisogno di un’agricoltura che torni al centro delle politiche pubbliche, che guardi al futuro senza dimenticare le radici. Le donne e i giovani devono essere messi nelle condizioni di investire, innovare, portare valore nei territori, senza essere ostacolati dalla burocrazia o da una visione miope. Questo evento è un segnale importante: chi governa deve tornare ad ascoltare chi vive e lavora la terra ogni giorno”, ha detto.
Accanto a lei interverranno anche Angela Pisacane, presidente provinciale di Copagri Salerno, e Diamante Gismondi, consigliere comunale di Calvanico, entrambi portavoce di esperienze locali radicate nel territorio. A sottolineare l’importanza dell’incontro ci sarà anche Clemente Mastella, sindaco di Benevento, e Guido Milanese, delegato del ministro dell’Ambiente, insieme ai parlamentari Giampiero Zinzi e Attilio Pierro.
A concludere i lavori sarà l’onorevole Luigi D’Eramo, Sottosegretario di Stato al ministero dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, confermando l’attenzione del Governo verso un settore che rappresenta non solo un pilastro economico, ma anche un’identità culturale profonda del nostro Paese.
I lavori di riqualificazione dovevano concludersi a giugno. Turisti in fuga, casse vuote per ristoratori e ormeggiatori
La spiaggia più bella, l’approdo più affollato, il belvedere più famoso del Cilento è un cantiere aperto. Inaccessibile, respingente e fallimentare. Un’estate che doveva essere da tutto esaurito si sta trasformando in una stagione fallimentare per operatori, ormeggiatori e ristoratori della frazione marina di Santa Maria di Castellabate.
L’area simbolo del borgo, quella immortalata dal celebre film Benvenuti al Sud, è ancora un cantiere aperto, nonostante i lavori – iniziati a marzo – avrebbero dovuto concludersi entro giugno. Un intervento da 400 mila euro per la ripavimentazione e il nuovo banchinaggio nella zona delle “Gatte”, oggi però ancora chiusa e transennata, in pieno luglio, con solo due operai al lavoro.
I disagi sono visibili e profondi. L’area era il cuore pulsante delle serate estive: centinaia di persone si radunavano al tramonto per godersi la vista sul mare, sorseggiare un aperitivo o semplicemente passeggiare. Oggi, invece, è una landa desolata, un angolo simbolico trasformato in una zona morta. (LaCittà)