L’appuntamento è per mercoledì 4 giugno alle ore 18:30 in piazza Amendola
I tifosi della Salernitana scendono in piazza per far sentire la voce di chi lotta contro un calcio che non riconosce più la passione: il papocchio legato ai playout è ancora vivo nella memoria dei supporter granata. E così in una nota firmata dal Direttivo Salerno Centro Storico si invitano i tifosi a ritrovarsi a piazza Amendola mercoledì 4 giugno, alle ore 18:30, per far sentire la voce di chi non si arrende.
«Siamo abituati ad affrontare le situazioni mettendoci sempre la faccia, guardando negli occhi le persone senza girarci dall’altra parte di fronte alle imposizioni e agli abusi di potere. “Salerno non si piega” lo striscione che tutti abbiamo condiviso. E allora ci rivolgiamo esattamente a voi, a voi che vi identificate in quello striscione che è un grido di libertà, a voi che vi identificate nel simbolo degli ultras, a voi che, come noi, avete voglia di combattere contro chi sta distruggendo le emozioni che il calcio sa dare in nome degli interessi e del bieco tornaconto personale ed economico. A voi che identificate la nostra squadra, la nostra maglia in quei sentimenti di amicizia, identità e tradizione perché la Salernitana è nostra, è la nostra vita. Perché quello che sta accadendo non può lasciarci indifferenti: un campionato deciso nei palazzi, squadre condannate o salvate fuori dal campo, un sistema marcio che calpesta la passione di migliaia di persone», si legge nella nota dei tifosi granata che chiama tutti a raccolta a piazza Amendola.
Il tema guarda al coraggio di essere se stessi: “Volevo essere un duro”, ispirato a Lucio Corsi L’invito ai ragazzi: scrivendo il nome dell’artista preferito sulle pagine social del Premio, l’organizzazione si impegnerà ad accogliere i desideri più richiesti
Il Premio Fabula, oggi punto di riferimento nazionale nel dialogo creativo tra i giovani, compie 15 anni e lo fa con importanti novità. La prima: l’edizione 2025 si terrà dal 5 al 10 luglio, anticipando le tradizionali date settembrine per offrire un’esperienza ancora più ricca e partecipata. La seconda, quest’anno il sogno può iniziare ancora prima: i ragazzi possono scrivere un messaggio sulle pagine social del Premio indicando l’artista che vorrebbero incontrare. L’organizzazione si impegnerà, nei limiti del possibile, ad accogliere i desideri più richiesti. Un invito diretto alla partecipazione e all’ascolto, che rende ogni ragazzo protagonista fin dall’inizio. La formula invece resta quella di sempre: l’iniziativa culturale, nata nel 2010 da un’idea di Andrea Volpe, si svolgerà ancora una volta tra l’Arena Troisi, l’Aula Consiliare e l’area spettacolo di Bellizzi. Invariata anche la coditio sine qua non: per partecipare basta scrivere una favola. Ma la 15ª edizione promette anche nuove sorprese, un format in evoluzione e una settimana di incontri con volti amati del mondo dello spettacolo, del web e della cultura. «Quindici edizioni sono un traguardo importante. Il Fabula è diventato nel tempo un luogo di crescita e confronto reale, dove i giovani riscoprono la bellezza dell’incontro, della parola scritta, del pensiero critico. È una comunità viva che continua a crescere grazie all’entusiasmo dei ragazzi», dice Giovanni Serritella, presidente dell’Associazione Fabula. Il tema scelto per il 2025 è “Volevo essere un duro”, un titolo evocativo ispirato alla canzone di Lucio Corsi, artista capace di raccontare con poesia e ironia le fragilità e i sogni della giovinezza. «Dopo due anni di intelligenza artificiale, quest’anno son voluto tornare all’‘intelligenza “manuale”, una canzone ironica, poetica e piena d’immagini. Mi sono divertito a ricostruire personaggi ed elementi del testo del brano “Volevo essere un duro” intorno a una stilizzata ruota della vita. Il risultato è un magnifico caos colorato, come è la vita agli occhi delle ragazze e dei ragazzi», spiega Luigi Viscido, l’artista autore della grafica del Premio. Un caos vitale, creativo, che il Premio Fabula coltiva da 15 anni. «Quando ho immaginato il Fabula, quindici anni fa, volevo costruire uno spazio in cui i ragazzi potessero sentirsi liberi di raccontarsi, stimolare la loro creatività e credere in un futuro migliore grazie al potere semplice e rivoluzionario della favola e della fiaba. All’epoca eravamo tutti più piccoli, ognuno con i propri sogni in tasca. Oggi siamo ancora qui, cresciuti insieme a questa avventura. E Fabula è ancora pronto ad ascoltare le storie dei ragazzi, con la stessa attenzione e la stessa meraviglia del primo giorno», sottolinea Andrea Volpe, ideatore del Premio. Alle porte dunque un’edizione speciale: più colorata, più partecipata, più audace. Come la vita, come i sogni dei ragazzi, come una favola che continua a scriversi insieme.
Si è svolta la XXXVI Edizione del Premio Atleti Azzurri d’Italia presso il Circolo Canottieri Irno di Salerno. L’evento, organizzato dalla sezione di Salerno dell’Associazione Nazionale Atleti Olimpici e Azzurri d’Italia, presieduta da Renato Del Mastro, ha avuto come ospiti d’eccezione Marta Maggetti, medaglia d’oro olimpica dell’IQFoil ed Egon Vigna, CT della nazionale di vela.
Dopo i saluti dei padroni di casa dei Canottieri e del presidente Del Mastro si è parlato della vela in Italia: tesserati, presenza sul territorio ed attività agonistica. Non sono mancate le domande rivolte all’olimpionica Maggetti che ha descritto in maniera appassionata le emozioni vissute a Tokyo 2020 e a Parigi 2024 e a tutti i sacrifici che bisogna fare se si vogliono raggiungere i risultati. È stato lanciato così un bel messaggio a tutti gli atleti premiati presenti.
Questi i premi per l’edizione 2025. Nelle Glorie Azzurreè stata premiataGiovanna Tortorella del tennis e per gliAzzurri in Attività l’olimpica Ilenia Elisabetta Matonti del taekwondo. Si è proseguito con le tante giovani Speranze Azzurre Andrea Acocella (scherma); Giandomenico Autuori (nuoto); Giada Pia Carratù (nuoto); Ferdinando Sasso (nuoto); Gerardo Iannone (nuoto); Gennaro Milano (nuoto); Daniele Cannavacciuolo (nuoto); Ludovico Nicola Ponticorvo (nuoto); Lucio Cozzolino (canottaggio); Giorgio Giudice (hockey su pista); Andrea Vitolo (vela); Antonio Di Palma (atletica leggera); Paola Di Maria (pallanuoto); Alessandra La Rocca (danza sportiva); Fabiana Trimarco (danza sportiva); Francesca Pia Cannavó (danza sportiva); Erika Melella (danza sportiva); Leocaria Olivieri (danza sportiva); Carmine Vasco Costa (danza sportiva); Antonio De Rosa (taekwondo); Chiara Della Corte (nuoto); Domenico De Gregorio (nuoto).
Successivamente si è passato alle Benemerenzeche hanno visto protagonisti: Filomena Della Gloria (consigliere nazionale FITET), Luca Montefusco (arbitro nazionale FIJLKAM), il Battaglione Trasmissioni “Vulture” nella categoria “Sport & Forze Armate”, Alfonso Maria Avagliano (giornalista sportivo e addetto stampa della Salernitana) e Domenico Bellelli per la categoria “Sport & Sponsor”. Altri protagonisti della premiazione del “Premio Mario Lamberti”nella sezioneDirigentiVincenzo Guzzo e nella sezione Società Asd Polisportiva Ager Nucerinus. I Premi Specialisono andati al presidente dell’Ussi Gianfranco Coppola, alla società Asd CSI Tennistavolo Cava e all’imprenditore Luigi Snichelotto.
All’Azzurro Junior Camp all’Asd Scuola Taekwondo Salerno. Nella
Anna Delle Donne, dell’Associazione “La Tana del Coniglio” ha ricordato l’iniziativa in programma oggi, ad Aquara, in favore della pace e per chiedere la fine del genocidio dei palestinesi
Saluto le Autorità Civili e Militari, le associazioni combattentistiche e partigiane, le forze dell’ordine, i volontari della Protezione Civile ed i concittadini. Celebriamo la Festa della Repubblica, la festa di tutti gli italiani. Non è una mera e retorica celebrazione. E’ la data di nascita della nostra Nazione moderna. E’la data di nascita che riscatta l’Italia dalla tirannide nazi-fascista concludendo una sanguinosa guerra civile. Il popolo italiano, che con il sangue aveva conquistato la Libertà, sceglie la Democrazia. In quelle circostanze drammatiche, le italiane (per la prima volta ammesse alla partecipazione al voto) e gli italiani dimostrarono un altissimo senso d’amor patrio. Il desiderio di vendetta con gli aguzzini fascisti, il rancore contro i Savoia che avevano lasciato la Patria allo sbando, la tentazione di riprendere le armi per affermare le proprie idee di parte furono accantonati nel supremo interesse della Nazione scongiurando ulteriori lutti e tragedie. C’inchiniamo con profonda gratitudine alla memoria dei Combattenti e dei caduti, in Patria ed all’Estero, per la Libertà, la Pace, la Democrazia. Se oggi noi possiamo celebrare la Repubblica è proprio per merito di chi ha messo a disposizione la sua vita per la Patria talvolta fino all’estremo sacrificio. A Salerno avvertiamo particolarmente questo oneroso compito della Memoria. La nostra città è stata per qualche mese Capitale d’Italia nei momenti più drammatici del secondo conflitto mondiale. In quelle settimane, tra la macerie morali e materiali della Nazione, nacque un nuovo sentimento di Patria. Le forze politiche trovarono unità e coesione nel supremo interesse della Pace e della Libertà accantonando odio, divisione, desiderio di vendetta. E’ la svolta di Salerno, la matrice della Costituzione Repubblicana che ancora oggi guida la nostra vita comunitaria. Una Costituzione moderna e lungimirante che indica coraggiose prospettive programmatiche ma che ha bisogno di esser viva e vivificata. Diceva Calamandrei “La Costituzione non è una macchina che una volta messa in moto va avanti da sé. La Costituzione è un pezzo di carta, la lascio cadere e non si muove. Perché si muova bisogna ogni giorno rimetterci dentro il combustibile. Bisogna metterci dentro l’impegno, lo spirito, la volontà di mantenere queste promesse, la propria responsabilità.” Questa responsabilità tocca esercitarla a tutti noi che abbiamo deciso di servire le Istituzioni ed il Bene Comune nei riguardi delle nuove generazioni alle quali voglio dedicare questa giornata. Dobbiamo esser capaci con il nostro esempio di appassionare i giovani alla vita democratica e comunitaria, al valore dell’Unità Nazionale e dell’Inclusione. Viviamo un tempo nel quale disponiamo di strumenti sempre più tecnologici e potenti per comunicare tra di noi eppure continuano ad alzarsi muri e scavare fossati tra persone, popoli, culture. Sempre più soli, sempre più egoisti ed autoreferenziali. E’ un pericolo enorme per il futuro della nostra vita collettiva. Ed in tale prospettiva la Scuola, le Istituzioni, le Famiglie devono svolgere una funzione preziosa e vitale per far apprezzare la ricchezza delle differenze e dell’integrazione anche nella più ampia dimensione europea che finisce per esser strumentalizzata da antistorici sovranismi. Un’Inclusione, tema generatore di questa celebrazione, che coniuga: diritti e doveri, diversità e rispetto reciproco, solidarietà ed emancipazione. Salerno è una comunità solidale e coesa. Non mancano i problemi ma c’è anche tanta determinazione per superarli insieme. In questa città nessuno sempre solo, c’è sempre una mano tesa pronta ad offrire aiuto. Una città che apre le sue porte a tanti turisti e visitatori che giungono da tutto il mondo per apprezzarne le bellezze. Una città che per migliaia di migranti è diventato lo sbarco per l’inizio di una nuova vita. Celebrare il 2 giugno vuol dire anche comprendere che la felicità personale non esiste se non nell’ambito della sicurezza e della felicità collettiva. Da Salerno dunque lanciamo un messaggio forte per l’Unità d’Italia, la Pace e la Solidarietà, l’inclusione. Viva il 2 giugno, Viva Salerno, Viva l’Italia
La Commissione Ue lancerà a luglio una nuova app per verificare l’età degli utenti online e per rafforzare la tutela dei minori sui social. L’app, che anticipa il portafoglio d’identità digitale previsto per la fine del 2026, potrà essere implementata dai Paesi Ue e utilizzata dalle piattaforme per verificare se l’utente ha più di 18 anni senza dover rivelare ulteriori informazioni sulla sua identità, nel rispetto della privacy.