EBOLI – I detenuti del carcere diventano “biodanzatori” per un giorno grazie a Mi girano le ruote

EBOLI – I detenuti del carcere diventano “biodanzatori” per un giorno grazie a Mi girano le ruote

L’associazione di promozione sociale “Mi girano le ruote” di Campagna, presieduta da Vitina Maioriello ha sperimentato, lo scorso 20 maggio, una sessione pomeridiana di biodanza rivolta ad alcune persone attualmente detenute presso l’ICATT (Istituto a Custodia Attenuata per il Trattamento delle Tossicodipendenze) di Eboli, probabilmente fra le prime proposte in un carcere dell’Italia meridionale. Il sodalizio, da un decennio collabora fattivamente con il carcere eburino svolgendo attività di volontariato a sostegno dell’integrazione dei suoi ospiti attraverso la realizzazione di un giornale fra le sbarre, “Diversamente liberi”, e la proposizione di laboratori di teatro e di yoga.

La biodanza è una pratica di integrazione e liberazione corporea che favorisce la consapevolezza, lo scambio umano, il contatto con se stessi e con gli altri, sperimentata dallo psicoterapeuta e antropologo Rolando Toro una sessantina di anni fa negli istituti psichiatrici del Cile e propagata nel mondo attraverso l’International Biodanza Federation (IBFed). I facilitatori Rosalba Sorrentino, Massimo Barbieri e Fulvio Mesolella, facilitatore tirocinante e volontario di Mi girano le ruote, hanno apprezzato il coinvolgimento immediato ed entusiasta dei presenti all’attività, che evidenzia un’utenza stimolata e seriamente impegnata nel percorso riabilitativo dell’istituto. Particolarmente gradita è stata la visita, nel corso del pomeriggio, della direttrice dell’Istituto, Concetta Felaco, che ha raccontato del piacere con cui ha accolto la novità della proposta ed apprezzato la partecipazione appassionata dei ragazzi coinvolti nel laboratorio. Gli stessi hanno chiesto la possibilità di ripetere l’esperienza.

L’obiettivo che si vuole perseguire con questa iniziativa è che questa attività possa essere attuata con maggiore assiduità nei percorsi laboratoriali al fine di migliorare la convivenza negli istituti rieducativi ed allo stesso tempo a sprigionare anche le qualità vitali, positive e umane di tutta la comunità carceraria.

Salerno, in arrivo 250 migranti

Salerno, in arrivo 250 migranti

Sassano celebra la 25esima edizione della “Festa della Valle delle Orchidee”. Dal 31 maggio al 2 giugno 2025 nel Parco Nazionale del Cilento un viaggio tra natura, biodiversità e cultura

Sassano celebra la 25esima edizione della “Festa della Valle delle Orchidee”. Dal 31 maggio al 2 giugno 2025 nel Parco Nazionale del Cilento un viaggio tra natura, biodiversità e cultura

LA JOMI SALERNO È CAMP10NE D’ITALIA: DECIMO SCUDETTO E STELLA SUL PETTO

LA JOMI SALERNO È CAMP10NE D’ITALIA: DECIMO SCUDETTO E STELLA SUL PETTO

La Jomi Salerno scrive una nuova, straordinaria pagina della sua storia e conquista il decimo scudetto: un traguardo storico che consente alla squadra salernitana di cucire sul petto la stella, simbolo di eccellenza e dominio nel panorama della pallamano italiana.

In una finale combattuta e ricca di emozioni, la squadra di coach Thierry Vincent supera Erice con il punteggio di 32-28, imponendosi davanti al proprio pubblico, che sin dai primi minuti si dimostra il vero ottavo giocatore in campo.

La partita si apre con una partenza sprint delle siciliane, che al 4’ conducono 1-3. Ma Salerno risponde con determinazione e al 6’ ristabilisce la parità (4-4). Si gioca punto a punto, ma all’11’ arriva il primo sorpasso campano: Bujnochova e una strepitosa Dalla Costa portano le padrone di casa sull’8-6. È proprio l’azzurra a fare la differenza: segna, ispira e trascina, guadagnandosi a fine partita il titolo di MVP della finale.

Salerno continua a spingere: Linder para un tiro pericoloso di Ateba e Woller punisce Erice con un sottomano per il 10-8. Al 21’ le campane allungano fino al +4 (13-9), ma Erice reagisce e accorcia (13-11). Prima dell’intervallo, Squizziato segna il +3, e nonostante il guizzo di Do Nascimento, Salerno chiude il primo tempo avanti 16-14.

Nella ripresa la Jomi cambia marcia. La difesa si compatta, Linder chiude lo specchio in più occasioni, e l’attacco continua a colpire con freddezza e precisione. Al 50’ il tabellone segna 27-20, con Salerno che scava il solco decisivo. Erice prova il tutto per tutto e si porta sul 28-25 al 57’, ma Dalla Costa, glaciale dal dischetto, firma il rigore che riaccende Salerno e chiude la partita.

Il fischio finale sancisce la vittoria: 32-28. La Jomi Salerno è campione d’Italia per la decima volta. Lo fa a casa sua, nella sua arena, tra le braccia del suo pubblico. Una vittoria di squadra, di gruppo, di una società che da anni rappresenta un modello di eccellenza sportiva.

Passeggero aggredisce verbalmente verificatrice su mezzo di Busitalia a Salerno: i sindacati chiedono misure urgenti

Passeggero aggredisce verbalmente verificatrice su mezzo di Busitalia a Salerno: i sindacati chiedono misure urgenti

Nella tarda mattinata di oggi, intorno alle ore 11, a bordo di un autobus della linea 34 di Busitalia (Acciaroli–Agropoli–Battipaglia–Salerno), si è verificato un episodio di particolare gravità ai danni di una verificatrice in servizio. La lavoratrice, unica donna tra il personale di verifica dell’azienda senza guardie giurate al seguito, è stata oggetto di minacce e insulti da parte di un passeggero sprovvisto di titolo di viaggio. L’intervento di due addetti Busitalia e di due guardie presenti alla fermata di Mercatello ha evitato conseguenze peggiori.

A denunciare l’accaduto è Gabriele Giorgianni, segretario generale dell’Ugl Autoferrotranvieri di Salerno:

“La collega è stata etichettata e verbalmente aggredita da un soggetto in evidente stato di agitazione. Solo la presenza fortuita di personale esterno ha impedito che la situazione degenerasse ulteriormente. Ciò che rende l’episodio ancora più grave – è il fatto che questa lavoratrice sia l’unico verificatore donna in servizio, e l’unica a non essere affiancata da una guardia giurata, a differenza di quanto previsto per gli altri operatori. È una disparità inaccettabile e pericolosa”.

L’autista del mezzo, resosi conto della gravità della situazione, aveva già valutato l’ipotesi di interrompere la corsa e allertare le forze dell’ordine.

“Ribadiamo con forza – hanno ribadito i vertici delle organizzazioni sindacali Autoferrotranvieri di Filt Cgil, Fit Cisl ugl autoferro e Faisa Cisal – la necessità di un immediato intervento da parte dell’azienda affinché venga garantita l’incolumità del personale viaggiante. Servono misure strutturali, non risposte estemporanee, perché chi lavora a contatto diretto con l’utenza merita rispetto e protezione”.

Le organizzazioni sindacali Filt Cgil, Fit Cisl Ugl autoferro e Faisa Cisal, unite nel condannare fermamente l’accaduto, chiedono l’apertura di un tavolo urgente con l’azienda per affrontare il tema della sicurezza a bordo.

L’episodio ha destato preoccupazione tra i lavoratori del settore, in un contesto in cui la questione della sicurezza a bordo dei mezzi pubblici torna a imporsi come tema prioritario.

Vertical Atlas, 9 studenti esplorano fotograficamente il Vallo di Diano in senso verticale dalle Grotte di Pertosa e Auletta alle cime più alte.

Vertical Atlas, 9 studenti esplorano fotograficamente il Vallo di Diano in senso verticale dalle Grotte di Pertosa e Auletta alle cime più alte.