Alla vigilia del match casalingo contro il Cosenza, in programma oggi alle ore 15 allo stadio Arechi, il tecnico della Salernitana, Pasquale Marino, lancia un chiaro messaggio alla squadra e ai tifosi: “Bisogna dare tutto per portare a casa i tre punti”.
Marino: “Serve una Salernitana affamata, guai a sottovalutare il Cosenza”
Il rinvio della giornata precedente non cambia l’approccio richiesto da mister Marino, che ribadisce:
“Avremmo dovuto battere il Cosenza anche prima della trasferta di Cittadella. Massima concentrazione, ogni punto è fondamentale per la nostra corsa salvezza”.
Il tecnico granata mette in guardia sulla pericolosità degli avversari:
“Non guardo la classifica, ma le prestazioni. Il Cosenza ha fatto punti nelle ultime cinque gare contro dirette concorrenti alla salvezza e ha giocato bene anche a Frosinone”.
Focus sulla squadra: assenze, alternative e spirito di gruppo
In conferenza, Marino ha parlato anche della settimana anomala dovuta allo stop del campionato per la morte di Papa Francesco:
“Era giusto fermarsi, ma ora è tempo di guardare avanti. Ogni partita è una battaglia, ne prepariamo una alla volta”.
Sulla condizione della rosa, il tecnico si mostra fiducioso:
“Tutti si stanno mettendo a disposizione, stanno assorbendo i concetti. Zuccon non sarà disponibile ma il suo problema non è grave. Ho valide alternative per sostituirlo”.
Il fattore Arechi e il ruolo del pubblico
Un passaggio importante è dedicato ai tifosi:
“Contro il Südtirol ci hanno spinto con il loro calore, sono certo che lo faranno anche domani. L’Arechi può darci una marcia in più”.
Verso Salernitana-Cosenza: si gioca tutto
Per la Salernitana, ogni punto pesa. Il confronto con il Cosenza, seppur fanalino di coda, si preannuncia ricco di insidie. Lo sa bene Marino, che vuole un gruppo compatto, concentrato e determinato.
Papa Francescoprima di laurearsi in Filosofia e Teologia si era diplomato in Chimica degli Alimenti e il cibo ha sempre avuto un ruolo importante nella sua vita. Nato a Buenos Aires in Argentina ha conservato fino alla fine della sua vita un legame molto forte con la sua terra di origine e le sue tradizioni. Da buon argentino, per esempio,Papa Francescoamava bereil matee lo beveva molto spesso! Bergoglio infatti è stato spesso ritratto mentre si accingeva a bere quella che da sempre aveva indicato come la sua bevanda energizzante preferita: il mate argentino.
Questa è una bevanda molto popolare in America Latina, in particolare in Argentina, Uruguay e Paraguayestratta dalle foglie di yerba mate macinate e poi infuse in acqua calda.
La passione di Papa Francesco per il mate risale alla gioventù in l’Argentina. In questo paese infatti la bevanda è una parte importante della cultura popolare.
Il mate, nella cultura sudamericana, è spesso condiviso stando uniti in cerchio e, Papa Francesco, ha sfruttato questa usanza per creare un senso di unione e comunità tra le persone che gli stavano accanto.
Infatti il fatto che il papa abbia scelto di bere l’infuso di Yerba Mate come forma di condivisione sociale ha contribuito a creare un senso di comunità e di apertura verso gli altri, un valore importante nella visione della Chiesa del Santo Pontefice.
È stato quindi il mate, in questo modo, a diventare uno dei principali veicoli che hanno messo in luce la personalità unicadi Papa Francesco.
Anche il dulce de leche , dolce di latte, era una delle passioni di Papa Francesco legate alla sua Argentina. Il dulce de leche è un dolce molto popolare in America Latina e si ottiene facendo cuocere a lungo il latte con lo zucchero fino ad ottenere una crema. Il suo sapore è molto simile a quello delle caramelle al mou e può essere mangiato da solo o usato come guarnizione per torte e gelati. A pochi metri da Santa Marta c’è la gelateria del Papa aperta nel 2018 dall’argentino Sebastian Padròn . Qui Papa Francesco ogni tanto mandava qualcuno a far scorta di dulce de leche per gustarlo insieme ai suoi ospiti. (Peppe Iannicelli – giornaleria)
I nostri rivali sono ultimi, ma certamente non rassegnati. Dobbiamo andare in campo con massima attenzione", afferma Pasquale Marino prima del match contro il Cosenza.
Postiglione (Sa). “La valorizzazione e lo sviluppo del territorio passano anche attraverso la promozione della cultura contadina di protezione e tutela dell’ambiente, della terra e dei suoi frutti. Con il percorso del progetto europeo la Via degli Ulivi promuoviamo e rafforziamo il turismo green e la nostra enogastronomia di eccellenza di Postiglione e degli Alburni”. Così il sindaco del Comune di Postiglione, Carmine Cennamo, annuncia la presentazione del progetto europeo dei percorsi de “La Via degli Ulivi” che si terrà martedì 29 aprile 2025 a partire dalle ore 16 presso l’oratorio parrocchiale Maria Santissima del Carmelo di Postiglione. L’evento, organizzato dal Comune di Postiglione, è patrocinato tra gli altri, dalla Comunità Europea, dalla Regione Campania e dal Parco Nazionale del Cilento-Vallo di Diano e Alburni. Il convegno, sulla “Route of olive tree” che vede il territorio di Postiglione rientrare nel percorso che coinvolge 45 comuni, fa parte dell’itinerario culturale europeo degli Enti che rientrano nel progetto del turismo archeologico europeo. All’evento, a cui prenderanno parte il Comune di Postiglione con il sindaco Carmine Cennamo, il presidente del consiglio comunale di Postiglione e referente del progetto, Luigi Di Matteo, il presidente LAPO Battipaglia, Giuseppe Caputo, il sindaco del Comune di Ascea e presidente as.co.ci. e presidente della comunità del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Stefano Sansone, l’esperto di itinerari culturali europei, Renato Di Gregorio, il consigliere al turismo della Provincia di Salerno, Pasquale Sorrentino, il delegato provinciale all’agricoltura, Salvatore Luongo, e il membro della fondazione Router of olive tree, Francesca Maimone, l’amministrazione comunale postiglionese illustrerà come vengono creati i cammini culturali e l’annessa campagna comunicativa di promozione.
CAMPAGNA – Si terrà domenica 4 maggio, alle ore 18.30 presso l’auditorium dell’istituto I.C. “G. Palatucci” di Campagna (SA), lo spettacolo teatrale intitolato “Violata”. Salirà sul palco la compagnia de “La Cantina delle arti” di Sala Consilina (SA), per la regia di Enzo D’Arco. Obiettivo dello spettacolo una raccolta fondi in favore dell’Aps “Mi girano le ruote” presieduta da Vitina Maioriello. Il regista, attore e sceneggiatore valdianese, Enzo D’Arco, tratta con grande sensibilità la tematica della violenza sulle donne, analizzandole in tutte le sue delicate, complesse e profonde prospettive. La performance teatrale racconta cinque vissuti, cinque donne piene di dolore e appartenenti a mondi diversi che vengono oltraggiate nella loro persona, dignità e libertà. Tutte le protagoniste di queste storie sono interpretate dalla bravissima attrice Antonella Giordano, mentre Enzo D’Arco e Marzio D’Arco interpretano i ruoli dei protagonisti.
Il Teatro ha il dovere e la responsabilità di essere un presidio, di offrire spunti di riflessione sulle condotte violente nei confronti delle donne mettendo al centro un tema intra – generazionale e intra – culturale, sul quale è fondamentale lo sguardo e l’attenzione di tutta la collettività. Sarà un’occasione imperdibile per trascorrere una serata di riflessione
Nuovo allarme nei rioni collinari, residenti acquistano il velivolo dotato anche di visore notturno per stanare i ladri
«Ci affidiamo a un drone con visore notturno per proteggerci dai ladri». Le hanno provate tutte, i residenti di via Brignano, via Panoramica e Casa Manzo per resistere ai furti che continuano a imperversare da anni nella zona collinare di Salerno. E come i residenti e le forze dell’ordine individuano un modus operandi, i malviventi subito cambiano strategia. I ladri si adattano immediatamente a ogni cambiamento e mettono a segno i loro colpi. «Utilizzavano auto strane e noi le abbiamo individuate – afferma Massimo Ronca, presidente del comitato di quartiere della zona -. Abbiamo scoperto che agivano a bordo di vetture a noleggio prese anche a Potenza: loro hanno cambiato, arrivando sulle bici elettriche. Vistisi scoperti, i malviventi hanno di nuovo variato la tecnica». Ora, i ladri, almeno in quattro, lasciano la vettura all’altezza dell’ultimo cancello del cimitero, entrano nell’area del costone del parco D’Agostino, dove sono state realizzate due corsie per mezzi pesanti, e di qui si avvicinano alle case da svaligiare. Attraverso la fitta vegetazione arrivano o si dileguano senza farsi vedere. «Adesso utilizzano anche la tecnica del depistaggio – aggiunge Ronca –. In due si fanno seguire da forze dell’ordine e residenti, come accaduto nelle scorse ore, e mentre vengono cercati nella fitta vegetazione, gli altri due malviventi colpiscono, entrando nelle abitazioni. I quattro poi scappano attraverso la vegetazione che di notte non consente di vedere nulla». (LaCittà)