
Ecco le nuove uscite musicali di questa settimana: Francesca Michielin, Lorde, Rose Villain ft. Tony Effe, Alessandra Amoroso e Serena Brancale, Miley Cyrus, Willie Peyote, Guè & Rasty Kilo
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Nessuno vada al mare. Non è tempo. E pure se non piace affatto, così è. Non è possibile farselo piacere, ma va accettato e affrontato. Perché la Salernitana ha una serie B da difendere, a ogni costo, e dovrà farlo sul campo. Contro la Sampdoria. A un mese dalla fine del campionato, nella (doppia) partita più anomala che la storia del pallone ricordi, toccherà provare a salvare una categoria scossa, stravolta, da un terremoto extrasportivo di cui non serve certo fare il riassunto delle puntate precedenti.
È tutto già storia. Benché il Brescia, spedito in C da una penalizzazione che ha fatto sospirare il Frosinone e “resuscitato” calcisticamente una Samp già retrocessa, abbia legittimamente da giocarsi una chance in appello. Il percorso, però, è tracciato. Tant’è che nel mentre si son tutti portati avanti: le squadre che devono preparare un appuntamento decisiva in tempi balneari, Lega e Figc che hanno già fissato le date, le società che stanno provando ad aggrapparsi alle rispettive tifoserie perché in sfide così il fattore campo è decisivo. Quest’ultimo tema resta delicato, visto che da una parte c’è la torcida doriana che aveva contestato aspramente i blucerchiati precipitati in terza serie, e dall’altra una Salerno indignata per un trattamento andato ben oltre la dimensione dell’imprevedibile.
Ed è proprio qui che si sgonfia il pallone di popolo. Perché la Salernitana che al tramonto d’una stagione maledetta e impasticciata era riuscita, almeno quello, ad aggrapparsi all’appiglio d’un playout, in quei giorni trascorsi tra la vittoria di Cittadella e la vigilia di gara-1 di spareggio contro il Frosinone aveva scoperto attorno a sé un clima di magia, seppur in giorni da incubo. È possibile pure questo, in una terra dove l’appartenenza vale molto più d’un gol fatto o subito. Trentamila biglietti venduti in prevendita, una febbre granata contagiosa, una tifoseria mobilitata, una passione degna di ben altri palcoscenici. Sarebbe stata una notte pazzesca, di condivisione e sostegno, e invece in una domenica di vigilia, mentre al bancone d’ogni bar non si parlava d’altro che del sold out dell’Arechi, cominciando a dar la caccia ai (pochissimi) biglietti che sarebbero poi stati messi in vendita per il match di ritorno in Ciociaria, la Lega B ha detto “fermi tutti”.
Ecco, la magia del calcio bello, quello che si nutre del sentimento della gente, è svanita già lì. Adesso, com’è giustissimo che sia, Salerno riflette sull’opportunità o meno d’andare avanti nella protesta o star al fianco della squadra nel playout che verrà. Comunque vada sarà scelta d’amore. Di sicuro c’è che nessuno se la sentirà d’andare al mare… (LaCittà)
Dopo un intervento di restyling, ha riaperto ufficialmente al pubblico l’Antiquarium di Palinuro, nel Salernitano, spazio museale che custodisce testimonianze uniche del passato del promontorio cilentano.
Il sito, profondamente rinnovato negli allestimenti e nelle strutture, si propone oggi come un punto di riferimento per appassionati di archeologia, scuole e visitatori.
La nuova esposizione valorizza reperti di grande interesse storico, provenienti da campagne di scavo condotte nell’area e risalenti a diverse epoche. Ceramiche, utensili, monete e frammenti architettonici tracciano un affascinante racconto delle civiltà che nei secoli hanno abitato la costa del Cilento.
L’Antiquarium è dotato di una sala espositiva completamente ripensata, con un percorso museale pensato per favorire un’esperienza immersiva, grazie a supporti multimediali e pannelli esplicativi aggiornati.
Il museo è aperto dal lunedì al venerdì con i seguenti orari: al mattino dalle 8:30 alle 13:00 e nel pomeriggio dalle 15:00 alle 19:30.
L’Amministrazione comunale ha accolto con entusiasmo la riapertura, sottolineando il valore simbolico del ritorno di un luogo identitario per la comunità. “Restituire l’Antiquarium alla collettività – fanno sapere dall’amministrazione comunale – significa riattivare un dialogo con le nostre radici e offrire nuove opportunità di crescita culturale e turistica”.
La riapertura rappresenta un passo importante nel percorso di valorizzazione del patrimonio storico di Palinuro e si inserisce in una più ampia strategia di promozione del territorio.
Due giovani sono stati soccorsi nella serata di ieri dopo essersi persi durante un’escursione sul Monte Cervati, la vetta più alta della Campania, nel territorio del Cilento.
I ragazzi avevano lasciato la loro auto in località Sant’Elia, nel comune di Piaggine, prima di avviarsi lungo un itinerario di montagna che li avrebbe condotti verso l’area di Nevera. Durante il tragitto non hanno fatto sosta presso il rifugio situato lungo il percorso, proseguendo senza punti di riferimento certi.
Non vedendoli rientrare, alcuni conoscenti hanno lanciato l’allarme. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri che hanno immediatamente richiesto l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico della Campania.
Le squadre di soccorso, dopo alcune ore di ricerche, sono riuscite a localizzare i due escursionisti e a ricondurli a valle. I giovani, seppur provati dall’esperienza, sono stati trovati in buone condizioni di salute e non è stato necessario il ricovero.
Cinquant’anni di storia, progetti e impegno sociale: il Rotary Club Sala Consilina – Vallo di Diano ha celebrato il suo cinquantesimo anniversario dalla fondazione, avvenuta nel maggio del 1975 grazie alla lungimiranza di 25 soci fondatori. Un traguardo importante per uno dei club più longevi e attivi del Distretto Rotary 2101, che in mezzo secolo ha lasciato un segno profondo nel tessuto sociale e culturale del Vallo di Diano.
“Sfogliare l’album di famiglia suscita sempre emozione – ha dichiarato il presidente del club, Antonio Gnazzo – al contempo cattura l’attenzione sui tanti ricordi che hanno accompagnato la nostra vita”.
Alla cerimonia celebrativa dei cinquant’anni hanno preso parte anche i giovani del Rotaract e dell’Interact segno della continuità generazionale e dell’impegno del Rotary nella formazione delle nuove classi dirigenti.
Il Club valdianese ha sempre seguito la mission del Rotary International, “Servire al di sopra di ogni interesse personale”, concretizzandola in numerosi progetti, sia distrettuali – come il sostegno alla Rotary Foundation e la campagna globale “End Polio Now” – sia locali.
Tra i progetti più rilevanti, il restauro del portale della Santissima Pietà di Teggiano, quello dei dipinti nella cappella Acciari di Sala Consilina, l’installazione di cartellonistica topografica all’interno della Certosa di Padula, corsi di formazione per detenuti e studenti, e numerose iniziative culturali e benefiche. Importante anche il contributo del Club nel 2002 all’acquisto di due mezzi per la Dianum Soccorso, di una vettura per trasporto disabili e l’istituzione di borse di studio come il Premio Vacanze Nicola Giacumbi, in memoria del giudice salernitano ucciso dalle Brigate Rosse.
Il Rotary Club è stato un punto di riferimento per il territorio, organizzando incontri su temi come agricoltura, economia, salute, ambiente, cultura e innovazione, sempre attento ai cambiamenti in corso nel Vallo di Diano.
Alla serata celebrativa hanno partecipato, tra gli altri, i rappresentanti dei Rotary Club della provincia di Salerno, il governatore del Distretto 2101 Antonio Brando e Alberto Cerracchio, presidente dell’ARACI (Associazione Rotariana Auto d’Epoca), la fellowship rotariana dedicata agli appassionati di auto storiche in Italia.
Franco Tavella, Segretario Generale SPI – CGIL Napoli e Campania, ha ricordato i quesiti del referendum dell’8 e del 9 giugno